Deutsches Studienzentrum in Venedig

Judith Ostermann

Judith Ostermann, Kunstgeschichte, Romanistik

Judith Ostermann, Storia dell’arte

Forschungen zu den venezianischen Dogengrabmälern und zur Erinnerungskultur der Markusrepublik

Die Grabmäler der venezianischen Dogen gehören zu den ambitioniertesten, teuersten und größten der gesamten europäischen Sepulkrallandschaft. Sie können sowohl mit den römischen Papstmonumenten, als auch mit denen der europäischen Königshäuser, nicht nur konkurrieren, sondern übertreffen diese oft an Pracht und Außmaßen. Ungeachtet ihrer herausragenden kunst-, sozial- und kulturhistorischen Bedeutung, ist der Forschungsstand zu den Monumenten der venezianischen Staatsoberhäupter jedoch bislang höchst ungleichmäßig. Trotz einer insgesamt guten Quellen- und Literaturlage fehlt neben der Untersuchung zahlreicher wichtiger Einzelmonumente eine diachrone Studie, welche die Dogengrabmäler von den Anfängen der Republik bis zu ihrem Ende 1797 erfasst. Ein wichtiges Werkzeug hierfür ist ein Katalog der Monumente, der den Forschungsstand zusammenhängend darstellt, und aus Anlass der 2010 durchgeführten internationalen Tagung „Tombe dogali – La commemorazione dei Principi della Repubblica veneziana“ projektiert wurde. Basierend auf dem Material und den Archivalien, welche bei einem ersten Forschungsaufenthalt am Studienzentrum 2011 zusammen getragen wurden, sowie den in der ersten Projektphase erstellten Katalogeinträgen, werden die bisherigen Ergebnisse während der zweiten Förderungsphase ausgewertet und für die Publikation vorbereitet. Diskutiert werden dabei u. a.: der Kontrast zwischen der politischen Verfasstheit des Dogenamtes und der monarchischen Inszenierung des Serenissimo, das für die republikanische Erinnerungskultur charakteristische Oszillieren zwischen individuellen und staatlichen Interessen, die späte Einführung der Funeraleffigies und ihre Deutung im Rahmen der venezianischen Staatsideologie, das Verhältnis von Grabmal und Körper, die Entwicklung des Grabporträts, sowie die Relation von Verkörperung, „Entkörperlichung“ und Bildkörper.

von Dezember 2010 bis März 2011
von Mai 2011 bis Juni 2011
von November 2011 bis November 2011
von März 2015 bis November 2015
Ricerche sulle tombe dogali veneziane e la cultura della memoria della Repubblica marciana

All’interno del paesaggio sepolcrale europeo  le tombe dei dogi veneziani possono essere caratterizzate come le più ambiziosi, grandi e costosi. Non fanno solo concorrenza ai monumenti papali romani e a quelli delle famiglie dei regnanti d’Europa, spesso li superano in sfarzosità e grandezza.  Ma nonostante il loro significato eccezionale in ambito artistico, sociale e culturale, lo stato di ricerca dei monumenti funebri dei capi di governo non presenta risultati continuativi.  E nonostante una buona situazione delle fonti e della letteratura critica, manca sia l’analisi di numerosi monumenti singolari che uno studio diacronico il quale abbracci i monumenti funebri dagli inizi della Repubblica fino alla sua fine nel 1797.  Uno strumento importante pone un catalogo dei monumenti che rappresenti in maniera continuativa lo stato della ricerca. Questi è stato presentato nell’ambito del convegno „Tombe dogali – La commemorazione dei Principi della Repubblica veneziana“. Sulla base del materiale e degli archiviali che sono stati raccolti durante il primo soggiorno di ricerca nel 2011, come anche del lavoro eseguito durante la prima fase della costituzione del catalogo, i risultati ottenuti vengono ora valutati e preparati per la pubblicazione all’interno della seconda fase della ricerca. Discussi vengono tra l’altro il contrasto tra la costituzione politica dell’uffizio del doge e l’autorappresentazione monarchica del Serenissimo, cioè l’oscillazione tra gli interessi individuali e quelli dello Stato, così caratteristico per la cultura repubblicana della commemorazione, la tarda introduzione delle effigie funerarie e la loro interpretazione all’interno dell’ideologia dello Stato veneziano, il rapporto tra monumento funebre e corpo, lo sviluppo del ritratto funerario, come anche il rapporto tra incarnazione, „decarnazione“ e corpo rappresentato.

da Dicembre 2010 a Marzo 2011
da Maggio 2011 a Giugno 2011
da Novembre 2011 a Novembre 2011
da Marzo 2015 a Novembre 2015

Abonnieren Sie den Newsletter

*Felder mit einem* gekennzeichnet müssen ausgefüllt werden